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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

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martedì 5 marzo 2013

Grillo alla Griglia

Considerazione sparse su un leader e il suo movimento.

1- Grillini Vs The World.
Facebook, Twitter, Blog sembrano non parlare d'altro. Tutto ad un tratto la polemica si è spostata da Berlusconi al Movimento 5 Stelle. A buttar benzina sul fuoco, come sempre, noi di sinistra.
La disputa più accesa degli ultimi tempi è sull'accusa a Grillo e al suo personale esercito Movimento di avere derive da estrema destra o per meglio dire Totalitarie.
I ferventi Grillini ribattono che non sono mai stati fascisti e il programma è tutt'altro che di destra. Vero. Però sulla deriva Totalitaria, personalmente ho qualche dubbio.
Quando un Partito siede al parlamento rappresentando per un terzo l'Italia è giusto che faccia presente le proprie idee. Ma se fanculizzi i restanti due terzi sei un attimino poco democratico. 
Dalle parole di Grillo emerge un disdegno totale per le altre forze politiche, che a torto o ragione, rappresentano anch'esse l'Italia e il suo popolo. E una di esse ha pure preso più voti di lui. Quindi Beppe nel momento in cui il tuo obiettivo è annichilire gli altri, in una protesta senza fine, che mira solo al comando; allora sì, sei un Movimento con derive Totalitarie.

2- Il culto del Leader.
Altra cosa su cui i Grillini non transigono. Ma è da celebrolesi non rendersi conto che c'è una fiducia smisurata in tutto ciò che dice Beppe Grillo quasi come se fosse la verità fatta persona.
Nella diretta da Piazza San Giovanni in sovraimpressione c'era la scritta:
Il Leader salirà sul palco alle 21.00
Io l'ho trovata agghiacciante. Quasi come se tutti fossero lì per lui piuttosto che per le idee.
Poi monta sul palco, urla, sbraita, tira merda su tutti, e gasa la folla. Quest'ultima applaude in delirio.
Si dai ci siamo capiti...

3- E ora?!
E ora gli eletti tutti in TV, tutti a sgomitare per un po' di attenzione mediatica, ognuno a dire la sua. Sembra il Grande Fratello.
E quelli rimasti fuori che fanno? 
Mah... per esempio dalle mie parti in questi giorni hanno finalmente deciso di costruire un cazzo di Ponte che la città chiede da 15anni per decongestionare il traffico pesante che tutt'ora passa unicamente da piccole vie strette e intasate. Un'opera fondamentale per un terzo dei cittadini.
Eppure oggi un comunicato del 5 Stelle è uscito sul giornale valutando l'opera come la solita colata di cemento di dubbia utilità.
Ma i Grillini non erano quelli dalla parte del cittadino? Non erano per la politica dal basso? Non volevano stare fra la gente? 
Io da queste parti non li ho visti parlare con nessuno. Ma si sa, ora sono un partito con il 25% e anche loro si possono permettere di strumentalizzare politicamente tutto, e sparare comunicati stampa da una Torre d'Avorio.

4- Dialogare con un Grillino.
Avete provato? E' impossibile. 
Gira su FB un fantomatico discorso di Hitler del 1932 che sembra in tutto e per tutto simile alle parole di Grillo. E' un fake, una traduzione cambiata nei suoi punti chiave per sostenere la tesi. Io nonostante quello che ho scritto sopra, cerco di farlo presente quando un amico lo posta. E oggi mi sono imbattuto in questo scambio di commenti:

Grillina: Aahahahah cercano di strumentalizzare il movimento in tutte le maniere..... E noi siamo dei caproni che ci caschiamo.
Wata: evvai di complottismo...
Grillina: Io non sono una militante ma l'unica cosa di cui sono sicura è che Grillo e il movimento non hanno idee totalitarie. Smettete di leggere solo 1 giornale e spengnete le TV...
Wata: La maggior parte delle critiche al Movimento 5 Stelle è reperibile in rete, e nel 90% sui social media o nei blog personali.
Grillina: Riprese dai giornali.
Wata: Vabbè dai... lascio perdere!

Per i Grillini la rete non è la totalità delle informazioni. La rete per loro è beppegrillo.it
Quindi in questi casi rimane solo una cosa da fare.



























































PS: Chiedo scusa a Leo Ortolani, per aver rubato le sue vignette dalla bellissima recensione di Die Hard 5 che di politico non avevano nulla a che fare. Perdonami Leo sono una persona orribile.

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