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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

giovedì 16 febbraio 2012

Jean Gabriel Periot. Il found-footage oggi.
















Jean Gabriel Periot è uno di quei nomi che non mancano mai nei piccoli festival o nelle sezioni più nascoste della grandi manifestazioni. Cineasta sperimentale estremamente versatile ha vinto numerosi premi internazionali con i suoi lavori. Autore di cortometraggi, mediometraggi e video-installazioni è una delle personalità emergenti più interessanti d'oltralpe.
Personalmente ho visto solo una rassegna di suoi corti girati fra il 2003 e il 2008, film d'incredibile qualità ognuno, molti di essi accomunati stilisticamente per essere realizzati con materiali audiovisivi di recupero o d'archivio.
Il suo lavoro sul Found-footage è visivamente pazzesco, incredibilmente moderno senza mai dimenticare la lezione dei maestri dell'underground degli anni '60, come Grifi-Baruchello, riesce a trasportare lo spettatore in  una sorta di viaggio spazio-temporale e trasmettere emozioni purissime. Immagini che scorrono veloci e dipingono un grande affresco storico-umano del nostro passato e presente.

Impossibili da descrivere senza eccedere in un lungo saggio sull'opera di questo artista francese. Vi posto due dei suoi corti più famosi.


DIES IRAE





EVEN IF SHE HAD BEEN A CRIMINAL... (EUT-ELLE ETE CRIMINELLE...)




Per maggiori info e vedere altri corti potete visitare il suo sito (QUI). 
Qui le schede dei suoi film passati al festival di Pesaro.
Qui un approfondimento critico on-line.

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