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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

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martedì 17 gennaio 2012

Vada a bordo, cazzo!

Oggi il popolo della rete e sopratutto Twitter si sta scatenando dietro a questa frase.
Per chi non si fosse aggiornato, qui sotto il video.
















Ora non voglio fare ironia su una tragedia e nemmeno condannare Schettino, ci penserà qualcun'altro a stabilire di chi sono state le colpe. Però la telefonata è un qualcosa di incredibile, degna del miglior copione Fiction. In certi momenti ricorda Fantozzi sullo Yatch del suo direttore, con il famoso: 
Fantocci cazzi quella gomena! La cazzi!

Vada a bordo, cazzo! è il perfetto riassunto di tutta la telefonata tra Schettino e DeFalco. Ma si segnalano altre frasi memorabili come:
Le si è salvato forse dal mare... le faccio passare l'anima dei guai.
Lei si rifiuta? Lei mi sta rifiutando di andare a bordo comandante?
Lei vada a bordo, adesso comando io!

Vada a bordo, cazzo! è anche il simbolo di un'Italia divisa tra la fuga da un paese in crisi e il suo salvataggio, tra responsabilità personale e responsabilità collettiva davanti ai problemi. L'italiano che cerca di scaricare le sue colpe, venire meno ai suoi doveri e ordini imposti. E' il buon vecchio: guarda e lascia passare.
Siamo tranquilli, puntiamo il dito contro gli altri cattivi del paese, ci facciamo belli contravvenendo alle regole e poi? Al momento del dunque cerchiamo la fuga.
Vada a bordo, cazzo! è a tutti gli effetti una frase che in Italia va bene in ogni situazione.

PS: Alessandro Giglioli di Piovono rane su Twitter suggerisce di provare a dirlo anche a tassisti romani in subbuglio.

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